La testimonianza di Luisa
Mi chiamo Luisa, ho 36 anni e sono educatrice in una scuola dell’infanzia.
In contemporanea al lavoro ho anche ripreso a studiare e frequento l’Università.
Dopo una serata in un locale con musica molto alta, ho sentito subito che qualcosa non andava. Sentivo un fischio nelle orecchie. Di solito questa sensazione si presenta dopo una serata “importante” ma tende a svanire in un paio di giorni.
In questa circostanza, invece, l’acufene era molto più intenso e il fastidio era persistente, non andava più via.
Mi sono resa conto subito del peggioramento della situazione e ho deciso di rivolgermi ad un otorino. Il medico ha appurato che non c’erano danni da un punto di vista acustico. Dopo aver rilevato la presenza dell’acufene, mi ha suggerito di tentare il trattamento con metodo Tomatis® per risolvere il problema.
Mi sono quindi rivolta al Centro Tomatis® Bologna, dove ho svolto due cicli di trattamento.
Nel corso del primo ciclo, durante l’ora di ascolto quotidiano provavo benessere.
Avvertivo solo un po’ di affaticamento mentale tra il terzo e il quarto brano, dopo circa 45 minuti dall’inizio della sessione. È il segno che il cervello sta lavorando. Ho trascorso le sedute dedicandomi alla lettura o alle piccole faccende di casa.
Durante il secondo ciclo invece non ho provato alcuna sensazione di fastidio, né mentre svolgevo l’ascolto né subito dopo.
Al Centro Tomatis® Bologna mi hanno seguito con costanza e mi sono sentita compresa. È un percorso su misura, basato sulla personale sensazione di fastidio e sull’organizzazione della propria giornata.
Per esempio, ho potuto scegliere tra due percorsi, tarati sui miei impegni quotidiani.
Con il passare del tempo e con il trascorrere degli ascolti, ho avvertito un calo dell’acufene e del mal di testa che era conseguenza di questo fischio fastidioso. È diminuita anche la confusione mentale e di conseguenza ne trae beneficio tutto il resto della vita quotidiana.
Questo trattamento mi è stato sicuramente d’aiuto. Per chi soffre di acufene, per quanto il risultato possa essere soggettivo, vale comunque fare una prova e capire se può essere di supporto per il proprio problema.