La storia di Lucia
Sono Lucia, ho 48 anni e insegno latino all’università. La mia vita professionale è molto impegnata. Soprattutto adesso, con l’emergenza legata al Coronavirus, ho lavorato molto a distanza ma con ritmi e orari molto diversi da quelli che sostenevo precedentemente.
Circa un mese fa mi è sorto un acufene molto forte. Dalla misurazione effettuata in studio è risultato essere sui 48 Decibel. Era un rumore continuo e persistente che mi ha creato problemi di insonnia.
Non avevo mai avuto un fastidio come questo in precedenza: si è manifestato inizialmente come un fruscio che poi è diventato più acuto, una specie di fischio pulsante. Con il passare del tempo l’acufene ha assunto un ritmo molto forte, decisamente fastidioso.
In prima battuta mi sono rivolta ad un otorino che mi ha segnalato il trattamento con il Metodo Tomatis® e dunque ho deciso di provare.
Il tempo dedicato all’ascolto è stato un momento molto importante perché ho recuperato uno spazio per me stessa che non riuscivo proprio a ritagliarmi. Durante le sessioni di ascolto leggevo dei romanzi, un’attività che mi è sempre piaciuto fare e che per me è molto rilassante. Prima purtroppo non riuscivo a dedicarmi a questo tipo di lettura per mancanza di tempo.
Dopo l’ascolto della musica filtrata mi sentivo “piacevolmente stanca”: un senso generale di tranquillità e di abbandono tale per cui non avevo la necessità di concentrarmi su qualcosa in particolare.
L’esperienza è stata positiva, la Dott.ssa Bassoli è stata sempre disponibile. Ha risposto in maniera soddisfacente alle mie richieste anche negli intervalli tra una visita di controllo e l’altra.
Ho avuto da subito l’impressione che questo sia un percorso serio e per questo farò anche un secondo ciclo di trattamento. Una cosa che mi ha impressionato molto favorevolmente è che ci siano delle misurazioni scientifiche di qualcosa che io cercavo di valutare empiricamente, in base al fastidio che provavo.
La percezione che si ha del fastidio è diversa dalla misurazione uditiva, influisce anche la condizione psicologica. Naturalmente, se sono più stanca o stressata sento l’acufene maggiormente.
Le stimolazioni acustiche sono diventate un momento piacevole della giornata.
Il metodo è efficace e lo consiglio. La mia speranza è che l’acufene scompaia del tutto ma sono comunque più tranquilla perché per adesso ho trovato il modo di coesistere con questo problema, di gestirlo.